Shopping a Londra

Cosa c’è di più English della moquette grigia?

Ecco in anteprima mondiale cosa fruhllammo durante il weekend a Londra, di cui vi abbiamo parlato qui.

Acquisti modici, capricci usati, taroccamenti di alta classe? Oui c’est moi.

Dopo i mercati delle pulci di Parigi, eccoci alla (ri)scoperta bulimica di Portobello.

Stivaletti grigi tanto carucci, molto Zooey Deschanel: 15£

Libro ‘Le 100 cose che dovresti sapere’: da come conteggiare l’eta di un cane, fino al perché non cadiamo dalla Terra. I 7£ spesi meglio

2 mele: 4 £. Visto il prezzo le consideriamo a pieno diritto shopping e non spesa di alimentari.

Gonna sixties smil-Balenciaga per sfatare l’antimito blu e nero insieme: 14£

Shopping bag: 3£ (meno delle mele)

Turbante bluette. Marlene Dietrich nell’intenzione, Moira Orfei la regina degli elefanti nell’effetto finale: 5£

Abitino ‘ora-capisco-perchè-al-fib-le inglesi-sono-vestite-tutte-uguali’: 15£

Cappottino violetto second-hand: 3.99£. Da ritoccare prossimamente in quanto taglia 48.

Pagine gialle: 0£ (fottute dall’hotel)

*

Il turbante ci ha turbato non poco, lanciandoci in con/turbanti (aridaje) pensieri sui cappelli famosi.

Greta Garbo in Ninotchka, Ingrid Bergman in Casablanca, le donne di Godard, Sofia Loren, la cowgirl Uma Thurman, fino al (mai visto) Sex and the City dei giorni nostri. Quanti i cappelli sul grande schermo! A loro era dedicata la mostra in Triennale  dello scorso anno intitolata ‘Il cinema con il cappello. Borsalino e le altre storie’, che ci sarebbe tanto piaciuto vedere.

*

Tornando a noi e al nostro piccolo schermo, proporzionale al cervello, in alto ecco a voi quanto comprato a Londra.

In realtà bramavamo dalla voglia di fare la follia di mettere mano alla carta di credito e dilapidare la tredicesima -mai vista (tredic…what? ai dont spic…)- nello store di Henrietta Ludgate, young designer dell’anno. La scozzese oltre che gnocchissima ci sa fare parecchio, ed il suo showroom ci ha fruhllato non poca invidia invidia.

Sarte all’opera, appendini, rumore delle macchine da cucire e capi appesi come se fossero in un magazzino.

Ovviamente era vietatissimo fare foto, indi vi proponiamo una selezione delle sue collezioni attuali e non, trovate sul web qua e la.

Allora fruhllini cari, che ve ne pare dei nostri acquisti? E sta Henrietta, non scatena furto compulsivo?

***

Colonna sonora: The London Jazz Four ‘Things we said today’

***

Maggiori info: fruhlingdesign@gmail.com

Comments
11 Responses to “Shopping a Londra”
  1. lacinzietta ha detto:

    oddio quel cappottino viola *___*

  2. V&S zuckerfrei ha detto:

    Mi fa impazzire il vestitino che hai comprato. Oh **

  3. Pippi ha detto:

    Ue ue strabella pure la gonna!

  4. Pippi ha detto:

    Dimenticavo : henrietta mi piace un sacco

  5. Alice Janis ha detto:

    cappottino viola cappello ma sopr le mele…..!!!

  6. marialuisa ha detto:

    beeeellliiissssimo post….grazie di avermi fatto respirare un pò di londra….mi piace molto l’abito con colletto in pizzo, ed il turbante e la shopping bag in tessuto e…hai fatto bene ad accaparrarti le pag jellow, almeno hai ammortizzato il prezzo delle mele….. 🙂

  7. eleleo ha detto:

    Henrietta è geniale, ammetto che sono solo invidiosa delle sue creazioni…per quanto riguarda Londra tripla invidia, voglio andarci da mò e portare il moroso con me per il giro ad Harlington nella parte chiusa (ah l’amore, e io che mi cago sotto a restare da sola nella casa nuova in fase di ristrutturazione)….e poi gli acquisti, cavolo sei un genio del mercatino dell’usato, dovresti scrivere una guida in proposito e se mai verrai a Torino ti porto al balùn cosi hai pane per i tuoi denti 🙂
    Il turbante è mitico super mitico, l’avrei preso anch’io all’istante…la mostra io l’anno scorso l’ho vista (ma ho saltato quella della pixar quest’anno uffaa) ed era davvero bella…se vuoi altre foto e la descrizione della mostra leggi qui: http://eleleo.wordpress.com/2011/03/13/milano-i-love-you/ (ovviamente sei libera di cancellare il link se preferisci 🙂 )

  8. Samu ha detto:

    Ciao ho scoperto x caso il tuo blog e volevo farti i miei complimenti : e’ la prima volta che mi imbatto in contenuti originali e interessanti proposti con ironia, mi piace davvero come scrivi e cosa proponi. Ora me lo spulcio tutto per vene da cima a fondo!

  9. Piusc FashionStyle ha detto:

    vabbe il vestitino è favoloso. E le mele pure.
    YEAH!!!! love you Simo. Forever.
    Vale

  10. Zia Cin ha detto:

    Mele e boots accoppiata vincente 😉 London manca un sacco anche a me! per fortuna dove ho alloggiato io non c’era la moquette, ma il parquet.Il palazzo se pur nuovissimo aveva però le finestre con la panza (dico io), cioè quelle che fuoriescono, protuberano e ti lasciano all’interno un comodo davanzale per sederti con i cuscini, sorseggiando il tuo the e ingrassando ad ogni biscottino al burro che ingurgiti. Per quanto riguarda le shopping bag, io mi sono rifornita di quelle di Primark. Resistenti all’acqua di mare.Ma più che Portobello (calamita e foto sotto la targa annesse) quello che mi rimarrà sempre nel cuore sono i negozietti dell’usato di tutto il Glocestershire (si vendono pure il piatto dove mangiano) e quelli che costeggiano il canale a Bourton on the Water (una cittadina a metà tra venezia in miniatura e Sanremo). E infine la perla: Lechlade (se ci andate mangiate a Riverside la pasta al forno alle verdure più buona del mondo) e il suo negozietto di Natale, aperto tutto l’anno *-* (la lavagnetta sulla porta vi segnala quanti giorni mancano a Natale)

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