Il (povero) diavolo veste Frühling
Sorelle, ma soprattutto fratelli
Oggi vorrei condividere con tutti voi la fiaba che mi raccontava sempre mio padre per farmi addormentare quando ero piccola, nella speranza che offra forza e conforto a tutti noi precariatidi, il cui naufragare è dolce in questo mare (de merda)
Quindi abbandonate Infojobs e smettetela di pompare il vostro profilo Linkedin, e rannicchiatevi sul divano con copertina e tè caldo: è arrivato il cantastorie Frühling, che con la sua saggezza fiabesca saprà leccarvi al meglio le ferite (e se allungate un deca anche qualcos’altro che c’avemo da arrotondà)
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Il (povero) diavolo veste Frühling
‘Questa è la maxistoria di come la mia vita cambiata capovolta sottosopra sia finita..’
– Liberamente tratto da Le memorie di Giacomo Casanova
Uans apon e taim un gruppetto di 5 giuovani perdigiorno, che trascorrevano le ore bivaccando nel paesello, dedite ad attività illecite di accattonaggio, furti e basura.
Ma tutto cambiò un giorno, quando -complice una soffiata (canina)- le nostre Fab Five vennero a conoscenza di un tesoro dal valore inestimabile, racchiuso nei cassonetti per i poveri.
Si trattava delle nuovissime collezioni 2014/15/16 fatte a mano da Frühling Design & Le Manufattucchiere, che -da vere cime tempestose quali erano – avevano deciso di riporre al sicuro le loro criescions, onde evitare che i big dell’Haute Couture si impossessaro indebitamente delle loro idee, come già accadde in passato.
Dalla pezzenza agli allori fu un attimo, e in una manciata di giorni le nostre beniamine ebbero successo, fama e lavori prestigiosi, come ben dettagliano anche le socie manusfatte.
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La candida Pigi, accantonati cenci e sorrisi, si trasformó nella richiestissima P.J.Hardy, sogno erotico di ogni CEO ed alto dirigente lumbard. Complice un abito handmade fatto a mano da Frühling (protagonista di questo video) con manica a sbuffo con lacci e chiusura con fiocco al collo, ogni contratto a dieci zeri andava in porto se e solo se controfirmato dalla nostra bella Lewinski padana.
Bloody-Pizzochero, nota spacciatrice della più pericolosa gang di Lodi, divenne da un giorno all’altro Dalia Wintur, il terrore delle stagiste; impossibile non tremare di fronte ai suoi cazziatoni, tantomeno quando sfoggiava un abito asimmetrico fatto a mano da Frühling Design, come testimonia questa foto al cesso.
Robbè Riina, criminala legata a Cosa Nostra, trionfò in tele con lo pseudonimo di Robba Vaughan*, severissima insegnante madrelingua, terrorizzando legioni di studenti e spettatori al motto ossessivo di ‘the handmade is on the table’. La bandiera inglese degli inseparabili occhiali si adattava alla perfezione all’abito di seconda mano recuperato da Frühling in un mercato vintage madrileño.
(mi sa che è famoso solo in Spagna…)
Sabry Corleone abbandonò le scommesse di galline e cavalli per vestire i panni di Sabraina Stewart, star acclamatissima che brillava di luce propria (e di luce riflessa dal giacchino fatto a mano dalle Manifattucchiere)
Mentre l’eclettica Erikescobár, losca trafficante colombiana, si scoprì insuperabile sportiva dapprima nelle vesti di Erikina Navrátilová, imbattibile nel suo abito asimmetrico by Frühling, poi -abbandonate racchetta ed ammazzamosche- divenne milionaria girando video di fitness da casa, perfetta Erick Fonda nella mise geometrica fatta a mano dalle Manufattucchiere.
Insomma, tira-mola-meseda la sapeva lunga Hollywood, quando ci insegnava che la vita è come un cassonetto, non sai mai che handmade ti capita: e noi, inguaribili scettiche facendo spallucce, quando i treni passano una volta soltanto, e sempre all’incontrario vanno.
E vissero per sempre, belle, eleganti e stronze, e con gli avvocati di Chiara Ferragni alle calcagne.
[All the pics © Arianna Angeloni]
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E dopo l’immancabile happy ending ringraziamo di cuore la super fotografa Arianna Angeloni, di cui potrete ammirare gli scatti nell’esposizione Ottanta fino al 26 ottobre gratis a Lodi.
Insieme a lei, tanti altri artisti nati in quel decennio: Alfano – Cesare Concardi Pannico – Claudia Marini – Collectif SNPS – Costanza Scacchi – E.L. – Elise Bergamini – Filipe Casaca – Geometric Bang – Hell’O Monsters – Luca Armigero – Marco De Sanctis – Mattia Arioli – Maria Stella Tiberio e Michele Napoli – Mattia Montemezzani – Miriam Mosetti – Nico Galmozzi – Valerio Vidali – Zbiok Czajkowski
Comments
5 Responses to “Il (povero) diavolo veste Frühling”Trackbacks
Check out what others are saying...-
[…] Sembravano vestiti abbandonati come tutti gli altri, invece erano abiti fatti a mano. Eccole le 5 sciattone ragazze, riscattate grazie alle mani delle Manufattucchiere e & Frühling design, ancora una volta unite contro il cattivo gusto. […]
belle e simpatiche!
Yo dico che a sto giro ti sei superata: abiti wow, quello della tennista e della Lewinski soprattutto, ed il testo mi ha fatto volare via, ma come ti vengono? Amo amo viva fruh!!!!
Simona io ti amo
Vuoi essere frocia? Non te ne pentirai
Questo blog è geniale, geniale, GENIACCIA, FREGNACCIA!
Love
fantastiche come sempre *_*